Intervista alla faculty: Dott.ssa Sabrina Scaroni #LEAN
Gentile Dott.ssa Sabrina Scaroni,
innanzitutto grazie per la sua preziosa collaborazione con ISTUM – Istituto di Studi di Management.
Lo scopo di questo editoriale è presentare i membri della faculty dei Master Executive.
In quale/i master e in quali moduli formativi svolge l’attività di docente?
“Sono il Direttore Scientifico del Master Lean Six Sigma Quality Management MASQM, ma anche docente del Master in Project Management MASPM.
Oltre a ciò, svolgo docenze anche in altri master universitari sempre in ambito Project Management e Quality Management.”
Qual è l’approccio metodologico che utilizza in aula?
“Parto da un presupposto, che è questo: la recente esplosione della tecnologia dell’informazione ha modificato enormemente il modo in cui noi tutti elaboriamo, tratteniamo e applichiamo le informazioni, e quindi il modo in cui apprendiamo. Per essere veramente efficace il docente di questa nuova era deve pertanto tenere conto di questi profondi cambiamenti e ‘aggiustare’ di conseguenza la propria metodologia di insegnamento. Il principio che ho fatto mio, anche se non l’ho di certo inventato io, è quello del 320B: 3 argomenti (massimo), 20 minuti e poi prendere fiato (3 tips, 20 minutes, breath). Prendere fiato significa dare ai discenti il tempo di elaborare e fare proprie le informazioni ricevute, attraverso meccanismi di conferma che possono essere di tipo uditivo, visivo o tattile e che consentono loro, al tempo stesso, di liberare la mente dall’obbligo forzato di attenzione legato all’apprendimento di ulteriori informazioni. Il sistema è di provata efficacia e rende l’apprendimento una esperienza più coinvolgente e divertente.”
Ci può riportare un esempio di caso di studio e/o esercitazioni che propone durante i suoi interventi?
“Ovviamente dipende dalla materia. Nello specifico, per quanto riguarda il Master MASQM, di solito introduco due casi di studio diversi, uno legato al mondo del manifatturiero e un altro a quello dei servizi. Per quanto attiene il primo, un caso di studio a cui di solito lavoro è quello della riduzione del consumo energetico di una industria manifatturiera. L’idea è quella di partire dalla individuazione dell’esigenza e dei motivi che l’hanno determinata, per poi passare alla costruzione del team sixsigma e quindi andare a lavorare sulle diverse fasi del DMAIC applicando le tecniche apprese durante la parte teorica del master. Lo stesso lavoro viene eseguito per l’azienda di servizi, nello specifico una società che offre servizi di prenotazione negli ambiti più disparati (trasporti, ristoranti, cinema …), per la quale di solito introduco il caso del miglioramento del processo di prenotazione online. È importante offrire le due diverse prospettive di caso pratico per far capire le potenzialità di applicazione del SixSigma e del Lean nell’ambito del Quality Management.”
Quali sono gli output in termini di conoscenze e competenze a cui mirano i suoi interventi?
“Sarebbe scontato dire che la finalità o se vogliamo il ‘prodotto’ della mia attività di docenza è l’apprendimento della teoria, dei concetti e degli strumenti specifici dell’argomento del Master, ivi compresa la capacità di affrontare e superare l’esame o gli esami di certificazione collegati al percorso di apprendimento. Diciamo che questo lo metto come obiettivo e risultato necessario a cui ogni docente deve tendere. Quello a cui invece punto nello specifico come plus dei miei interventi è, per così dire, l’“apprendimento emotivo”: l’emozione influisce nel processo di apprendimento in quanto agisce come guida nella presa di decisioni e nella formulazione delle idee; questo livello di apprendimento muove nei discenti qualcosa che li porta a dire, almeno per qualche elemento o anche per un solo elemento di conoscenza e competenza, “mi piace, mi appartiene, mi prende, e per questo lo applicherò e lo saprò applicare e vorrò saperlo fare sempre meglio” … perché non si finisce mai di imparare ed un master è una grande occasione per iniziare un bellissimo viaggio che può durare una vita.“