Formazione e Carriere Project Management: intervista a Gabriele Stefanini
Gentile Gabriele Stefanini,
innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.
Qual è la sua attuale posizione lavorativa?
“Product Manager Compressors and Refrigeration Units. Ricopro sostanzialmente un ruolo tecnico/commerciale nell’ambito della vendita di impianti per il settore Petrolchimico. I nostri clienti sono le principali Società di Ingegneria del settore Oil&Gas.”
Quali sono gli aspetti critici che caratterizzano il suo ruolo professionale (necessità di competenze e caratteristiche personali)?
“È richiesta innanzitutto una competenza tecnica molto spinta in ambito di impiantistica industriale. Serve poi la conoscenza del mercato di riferimento, dei principali Competitor e dei Clienti. Uno dei fattori principali di successo è capire il più in fretta possibile le esigenze specifiche del Cliente (quindi flessibilità), che possono variare di progetto in progetto anche per lo stesso Cliente. Altre capacità molto importanti sono quella di una buona organizzazione del lavoro visto l’elevato flusso di informazioni e documenti da gestire. I processi di vendita infatti possono protrarsi anche per diversi mesi se non anni. Infine, bisogna essere in grado di sopportare la pressione che arriva in primis dal Cliente che richiede la produzione di moltissimi documenti spesso in breve tempo.”
Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?
“Il confronto con i miei colleghi, in particolare quelli con più esperienza, è sempre stato un fattore determinante di crescita. Sicuramente però tra le cose che più mi hanno fatto crescere sono state le esperienze in cantiere per seguire costruzione ed avviamento di impianti. Settimane e spesso mesi passati in cantieri sparsi un po’ ovunque nel mondo, con situazioni ambientali a volte complicate. In quelle circostanze, il supporto esterno è spesso limitato e l’unico modo per proseguire è adattarsi con quello che si ha li a disposizione per andare avanti e superare i numerosi ostacoli ed imprevisti che in quelle situazioni si vengono a creare.”
In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera?
“Ho seguito corsi di varia natura, soprattutto quando ho avuto la possibilità di lavorare per aziende medio/grandi che hanno nel loro DNA la cultura della formazione del personale.
I corsi sono stati di diversa natura, alcune molto specifici come corsi sull’utilizzo di particolari softwares (ad es. HTRI, HYSYS). Altri più generici ma comunque relativi al mio settore di impiego. Penso al corso sull’LNG della John M. Campbell&Co. o il seminario sul Reverse Osmosis and Nanofiltration Technology dell’EDS. Infine ho avuto la fortuna di frequentare corsi ancora più generici ma altrettanto utilissimi come quello sull’Advanced Negotiation della Scotwork, dove mi sono potuto confrontare con persone provenienti da settori anche molto diversi dal mio.”