Formazione e Carriere QHSE: intervista a Federico Iàcona
Gentile Federico Iàcona,
innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.
Qual è la sua attuale posizione lavorativa?
“Sono responsabile del garantire che il sistema qualità dell’azienda, basato su ISO 9001:2015 e IATF 16949:2016, sia funzionante in tutti i suoi aspetti, e in questa veste mi occupo di gestione documentale, auditing di prima e seconda parte, interfacciamento con gli enti di certificazione e i clienti per gli audit di terza parte.”
Quali sono gli aspetti critici che caratterizzano il suo ruolo professionale (necessità di competenze e caratteristiche personali)?
“Approfondita conoscenza degli schemi di certificazione e delle norme cliente, pianificazione e realizzazione dell’aggiornamento del sistema di gestione qualità e della sua costante verifica, gestione delle azioni correttive a seguito di audit interni ed esterni, relazioni interpersonali con tutti i membri dell’organizzazione.
Ciò comporta, tra l’altro, il costante monitoraggio dello stato di aggiornamento delle norme applicabili e l’eventuale adattamento della documentazione interna, da un lato, flessibilità e capacità adattiva nell’interfacciarsi con le persone all’interno e all’esterno dell’organizzazione, a tutti i livelli.”
Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?
“Gli aspetti principali della mia carriera sono stati la necessità di adattarmi al contesto industriale e organizzativo nel quale mi sono trovato a lavorare. Provenendo da un percorso di crescita scolastica improntato alla formazione umanistica, mi sono dovuto sforzare per adattarmi con flessibilità a un contesto industriale particolarmente impegnativo e lontano dal mio punto di partenza, qual è quello di una fonderia che realizza anche lavorazioni meccaniche. Cresciuto con i concetti di perfezione, interdisciplinarietà e conoscenza trasversale, mi sono trovato in una realtà estremamente focalizzata solo su alcuni aspetti. La volontà di inserirmi in un mondo così diverso da quello dal quale provenivo mi ha permesso di esaltare le mie caratteristiche peculiari per raggiungere gli obiettivi prefissi, ovvero: flessibilità, alterità nell’approccio ai problemi, capacità di contestualizzare i problemi in un ambito più generale e trasversale.”
In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera?
“I percorsi fondamentali di formazione della mia carriera sono stati quelli volti a diventare auditor VDA 6.3. La conoscenza approfondita di questa norma mi ha permesso di affrontare le attività quotidianamente avendo in mano uno schema di riferimento chiaro, flessibile, olistico e trasversale. Più a fondo, la formazione e l’approccio mentale sviluppato durante gli anni del liceo, basati su approcci disciplinari trasversali e umanistici (quindi, tendenti alla conoscenza globale degli eventi e dei contesti) mi ha permesso di diventare flessibile, di sviluppare la mia curiosità per il nuovo e la mia capacità di approcciare i problemi e le situazioni in maniera diversa, fuori dai concetti standard, approntando ai gruppi di lavoro ai quali ho collaborato un approccio diverso, più ampio flessibile. Naturalmente ciò ha spesso comportato scontri e frizioni con il contesto nel quale mi trovavo. In questi frangenti la mia capacità di ascoltare le esigenze altrui e di offrire soluzioni alternative, portando allo stesso tempo i miei interlocutori a capire di dover muoversi in un sistema di gestione esigente e sfidante, mi ha permesso di ottenere il raggiungimento di obiettivi professionali soddisfacenti.”