Software nel mondo HR
Software nel mondo HR – di Marcella Loporchio
Il mondo è delle macchine? I robot ci sostituiranno in tutti i lavori? L’intelligenza artificiale supererà quella umana?
Ma non prendiamoci in giro, senza il capitale umano, il “vecchio” amato cervello, non si va da alcuna parte, ma non si può negare che l’utilizzo, consapevole e funzionale, di strumenti informatici faciliti e migliori la qualità del lavoro.
Partiamo quindi dall’assunto che nel mondo delle Risorse Umane, forse ancor più che in altri lavori, il tempo abbia un valore predominante. Non è mai abbastanza e, spesso, viene utilizzato in modo errato. Ecco quindi intervenire a supporto, come la bacchetta magica di Harry Potter, una serie di software che semplificano e migliorano la qualità del lavoro.
Nella fase del recruiting sono quasi vitali perché permettono di organizzare la calendarizzazione, elaborare statistiche e valutazioni di trend ma, cosa fondamentale, evitano di incorrere nella classica mancata riposta al candidato dell’esito del colloquio.
In ambito di gestione delle risorse umane sono determinanti per la facilitazione della comunicazione, condivisione di documenti oltre che elaborazione di paghe, sviluppo e valutazione del potenziale, simulazioni di piani organizzativi e di mercato oltre che avere davanti agli occhi, con un semplice click, tutta la situazione aziendale.
Questo permette, inevitabilmente, di poter intervenire per tempo in ogni settore, controllare e migliorare eventuali defaillance oltre che correggere degli errori in modo da proseguire spediti.
Una domanda però è d’obbligo. Come mai tutti ne sanno il valore, le potenzialità ma non tutti li utilizzano o li ritengono funzionali?
Questione economica in primis (ma è un falso problema!?), necessità di impiegare tempo per imparare l’utilizzo (a volte trovarsi come allievi quando si è abituati a comandare non è piacevole) e infine perché si ha sempre paura di un cambiamento.
Il lavoro nel mondo HR è in continua evoluzione con nuove figure professionali e una modalità di approccio sempre più snella e informale, che porta, inevitabilmente, verso la necessità di cambiare utilizzando tutti gli strumenti che il mercato mette a disposizione. Significa quindi “mettersi in gioco” e apprendere quotidianamente non facendosi trovare impreparati al futuro/presente.