L’evoluzione della formazione aziendale e le sue applicazioni digitali
L’evoluzione della formazione aziendale e le sue applicazioni digitali – Dr. Claudio Di Stefano
Il vasto mondo della formazione aziendale si arricchisce costantemente di metodologie e approcci innovativi. Possiamo ormai ritenere superato – almeno idealmente – il tradizionale concetto di E-Learning (“apprendimento elettronico”), che presuppone attività di formazione alternative all’aula, basate in prevalenza su contenuti fruiti in modo passivo, tramite il solo canale video.
Da qualche tempo, infatti, la formazione d’aula viene valorizzata all’interno di approcci di Blended-Learning, che conciliano in modo coerente e complementare i momenti face-to-face con training a distanza, consentendo di passare da una logica di corso singolo ad una di percorso strutturato, di accompagnamento e ingaggio continuativi. L’apprendimento, altresì, diventa un’occasione di coinvolgimento piacevole e divertente grazie ai meccanismi della Gamification, che permette alle persone di “apprendere-facendo” all’interno di realtà simulate, in cui ci si sfida (singolarmente o in gruppo) per raggiungere obiettivi ambiziosi.
Un ulteriore step evolutivo è rappresentato dalle innumerevoli occasioni di auto-formazione (anche informale) offerte da smartphone e app; questi, infatti, permettono di realizzare soluzioni di Micro-Learning, ovvero mini-contenuti di durata brevissima (2-3 minuti), auto-consistenti dal punto di vista del significato, disponibili attraverso più canali e formati (micro-video interattivi, brevi quiz, news, info-grafiche, ecc.).
Come orientarsi all’interno di questo scenario? Quali sono i vantaggi, i vincoli o le opportunità per le aziende (e le loro persone)?
La strategia formativa adottata dalle organizzazioni dovrebbe essere, oggi più che mai, adeguata ai nuovi trend di mercato e ai bisogni emergenti dei destinatari finali: immediatezza, piacevolezza e applicabilità possono essere tre criteri da cui partire per compiere delle scelte mirate in tal senso.
Allo stesso tempo, può risultare rischioso introdurre o sposare acriticamente un dato approccio senza averne valutato il grado di coerenza con il contesto aziendale di riferimento, inteso soprattutto in termini di valori, mission, processi di lavoro attuali e futuri…in una parola, in stretta correlazione con la specifica cultura organizzativa.
È indubbio che le tecnologie digitali amplificano fortemente le capacità espressive e di apprendimento di ciascun individuo. È altrettanto chiaro, tuttavia, che la loro efficace applicazione nella formazione va ponderata attraverso un costante confronto con una serie di fattori “abilitanti”, tra cui:
- mindset digitale dei dipendenti al momento della prima implementazione;
- modalità con cui l’azienda accompagna nel tempo le persone verso l’acquisizione e l’accrescimento delle competenze digitali;
- tecnologie già disponibili o di prossima introduzione all’interno dell’organizzazione;
- obiettivi di sviluppo professionale – nel breve, medio e lungo termine – che i collaboratori elaborano insieme ai rispettivi manager.
In questo modo le aziende, grazie alla leva della formazione digitale, hanno l’opportunità di compiere un vero e proprio viaggio di auto-riflessione e scoperta di sé e delle potenzialità delle proprie persone. E se, come scrisse Proust, “il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”, oggi alcune realtà organizzative possono dire di essere davvero molto vicine al compimento di questa condizione, grazie alle nuove applicazioni della Augmented Reality e Realtà Virtuale-Immersiva.