Formazione e Carriere nel Pharma: intervista a Francesco Cardone
Gentile Francesco Cardone,
innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.
Qual è la sua attuale posizione lavorativa?
“Attualmente ricopro il ruolo di Product Specialist Biotech all’interno del dipartimento Sales and Marketing della SOL group, divisione Biotech. Mi occupo della gestione e dell’ampliamento del portafoglio clienti. Coordino e gestisco il listino prodotti, collaborando attivamente con gli uffici R&D, Regolatorio e Produzione.”
Quali sono gli aspetti critici che caratterizzano il suo ruolo professionale (necessità di competenze e caratteristiche personali)?
“Nel campo delle biotecnologie la formazione è fondamentale. I prodotti gestiti hanno un’elevata specificità tecnica, di conseguenza anche i singoli interlocutori spesso necessitano di informazioni precise e approfondite anche dal punto di vista tecnico/clinico, in cui bisogna inoltre essere abili nell’inserire una componente commerciale, di fondamentale importanza.
Bisogna essere predisposti ad accrescere quotidianamente le proprie competenze tecniche, ma anche saper gestire i clienti e le loro obiezioni. Stabilire un processo di fidelizzazione è fondamentale, bisogna diventare il punto di riferimento, di crescita, e di ancoraggio dei propri clienti.
Gestire le Sales non significa solo vendere un prodotto, la vendita è solo il punto finale di un intero processo, che spesso parte internamente alla propria azienda. Bisogna essere capaci di comunicare non solo le proprie vittorie, ma anche le criticità interne in chiave di condivisione costruttiva volta ad un’ efficace risoluzione.”
Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?
“Un percorso di crescita completo e soddisfacente può essere diviso in due grandi momenti: comprendere quando si è raggiunta la propria confort zone, e cercare di uscirne. Sono sempre stato molto ambizioso, con una continua necessità di crescere non sono professionalmente, ma anche personalmente.
Ho sempre percepito la necessità di pormi nuovi obiettivi, sempre più specifici, che mi permettessero di raggiungere nuovi traguardi. Nella mia esperienza personale, focalizzando i miei obiettivi nel settore delle Sales specialistiche, ho conosciuto il mondo del Farmaco per poi passare a quello delle Biotecnologie, che per me ad oggi rappresenta una nuova sfida.
Con queste dinamiche, che si sono ripetute più volte nella mia vita lavorativa, ho cercato non solo di allinearmi quanto più alle necessità di un mercato estremamente dinamico, ma soprattutto ho avuto la possibilità di rendere la mia figura professionale man mano più robusta e completa.”
In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera?
“Con la Laurea specialistica in Farmacia ho raggiunto un know how scientifico di base, che per me ha rappresentato un necessario punto di partenza. Ho sentito però sin da subito l’ esigenza di dover approfondire tematiche a me più affini, come il marketing, il management e la gestione del cliente. Il Master MAMS in Management Farmaceutico: Marketing, Market Access And Sales mi ha permesso di avere una visione nettamente più ampia del mondo Pharma, fornendomi quelle conoscenze che non sempre un corso di laurea riesce a trasmettere.
Successivamente, con il processo di assessment ho approfondito le dinamiche interne e intime di un processo di selezione, su cui è necessario porre molta attenzione e dedizione, al fine di performare al meglio durante una prima fase conoscitiva.
Mi ha inoltre reso più consapevole, mi ha edotto e mi ha aiutato ad avere un approccio critico necessario ai fini di una corretta valutazione del proprio ruolo e delle proprie ambizioni. In questo percorso ho compreso i miei punti di forza, valorizzandoli; ma soprattutto mi ha permesso di concentrare la mia attenzione sulle possibili aree di miglioramento attitudinale, sulle quali lavorare con costanza e dedizione.”