Formazione e Carriere Project Management: intervista a Gionata Moretti
Gentile Gionata Moretti,
innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.
Qual è la sua attuale posizione lavorativa?
“Ho recentemente scelto la via della libera professione e svolgo l’attività di consulente tecnico e manageriale per le imprese; parallelamente sono anche un formatore presso alcuni centri formativi.”
Quali sono gli aspetti critici che caratterizzano il suo ruolo professionale (necessità di competenze e caratteristiche personali)?
“Lo scopo fondamentale del mio lavoro è il supporto alle imprese per lo sviluppo di progetti, tali da poter essere finanziati con contributi locali, regionali o nazionali. Di conseguenza è fondamentale unire rilevanti competenze tecniche (tali da poter trattare argomenti trasversali e spesso diversi tra loro, oltre ai tempi e ai costi) con altre competenze parallele, maggiormente legate alla strategia d’impresa e alla gestione delle persone. Infatti, è molto importante saper dialogare con le professionalità chiave delle aziende coinvolte, ma anche poter contare su una rete di professionisti e collaboratori di alto profilo. Anche l’aggiornamento normativo sulle misure di agevolazione ricopre un ruolo molto importante.”
Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?
“Dopo il conseguimento della laurea magistrale in ingegneria, le prime esperienze lavorative sono state afferenti alla mia specializzazione ingegneristica, ovvero riguardanti la gestione di progetti ambientali e territoriali, svolti sia presso aziende private che enti pubblici. In seguito mi sono orientato verso la più diffusa gestione di progetti finanziati a livello locale, regionale e nazionale (es. ricerca e sviluppo) afferenti a diversi settori (es. agroalimentare, meccanica, metallurgia, chimica) presso alcune aziende private. Avendo individuato nella gestione progettuale il comune denominatore delle mie esperienze, ho deciso di approfondire la questione del project management e di farne il perno su cui strutturare la mia professione individuale.”
In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera?
“Ho sempre considerato fondamentale arricchire ed aggiornare la mia formazione ingegneristica con numerosi corsi, da quelli inerenti le lingue straniere (es. inglese e tedesco) a quelli orientati al rafforzamento di specifiche hard skills (es. sales, accounting), fino a quelli per le soft skills (es. leadership, comunicazione). In particolare, l’Executive Master in Project Management (MASPM) di ISTUM è stato l’evento più importante della mia formazione post-universitaria; frequentandolo, ho potuto dare una struttura più solida e standardizzata alla gestione dei progetti, denotando miglioramenti in termini di efficacia ed efficienza. L’esperienza è stata anche indispensabile per comprendere il reale funzionamento dei processi del project management, tramite l’intervento di docenti esperti e la condivisione con colleghi di diversa provenienza e settore lavorativo.”