Formazione e Carriere QHSE: intervista a Giorgio Grilli
Gentile Giorgio Grilli,
innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.
Qual è la sua attuale posizione lavorativa?
“Sono un consulente ambientale specializzato nel campionamento e nel monitoraggio del complesso mondo delle emissioni in atmosfera (compreso l’impatto odorigeno) all’interno di una società che si occupa di consulenza ed analisi ambientali. Mi occupo anche della qualità ISO/IEC 17025 legata al mio settore.”
Quali sono gli aspetti critici che caratterizzano il suo ruolo professionale (necessità di competenze e caratteristiche personali)?
“Il primo aspetto fondamentale che caratterizza il mio ruolo è una componente personale: non soffrire di vertigini. Questo a livello di sicurezza è il cardine principale in quanto è previsto il lavoro in altezza. Superato questo primo scoglio, sono importanti due tipologie di conoscenze “tecniche e chimiche”. Le prime riguardano la normativa ambientale e i processi produttivi degli impianti. Le seconde comprendono la conoscenza dei composti chimici e della teoria dei gas. A livello personale è necessario essere predisposti ad un rapido problem solving, alla gestione decisa degli imprevisti e ad una flessibilità costante nei confronti del cliente e dei suoi reali bisogni. Tutti questi aspetti confluiscono nella capacità personale di relazionarsi in qualsiasi contesto in modo efficace, proficuo ed improntato all’obiettivo comune. Ultima cosa: la curiosità.”
Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?
“Curiosità, predisposizione all’apprendimento continuo e necessità di conoscere argomenti e realtà differenti è l’insieme che mi rappresenta ed è stato rilevante per lo sviluppo della mia carriera. Nasco inizialmente come analista di laboratorio. Ho trascorso 7 anni ad effettuare analisi su diverse matrici ambientali (acque, aria, fanghi, rifiuti, suolo) apprendendo il lavoro metodico legato alle procedure ed alla qualità tipiche di un laboratorio accreditato, nonché la gestione della strumentazione. È stato il passaggio ad un settore fuori dal mondo laboratoriale che mi ha dato lo spazio per mettere a pieno frutto tutte le competenze apprese, maturate e consolidate fino a quel momento inserendole all’interno di un contesto più grande e variegato. Questo passaggio mi ha consentito di acquisire una visione di insieme e di osservare realtà differenti nella pratica e non più solo in teoria. Ho unito la precisione e la rigorosità del laboratorio alla flessibilità ed all’imprevedibilità del mondo consulenziale.”
In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera?
“A livello formativo penso che gli eventi più rilevanti possano essere la scelta consapevole dell’indirizzo universitario (Tossicologia dell’Ambiente), il tirocinio finalizzato alla scrittura della tesi di laurea ed il master effettuato con Istum. La loro rilevanza sta nel fatto che sono gli avvenimenti più visibili all’occhio esterno, i più semplici da mostrare. Ma in realtà da ogni giorno lavorativo mi impegno a portare a casa qualcosa di nuovo che mi permetta di arricchire il mio bagaglio personale di conoscenze tecniche, normative, riguardanti la sicurezza o relazionali. Non si smette mai di apprendere.”