Formazione e Carriere QHSE: intervista a Giulia Rossini
Gentile Giulia Rossini,
innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.
Qual è la sua attuale posizione lavorativa?
“Responsabile del Sistema di Gestione Integrato (Qualità, Alimentare, Salute e Sicurezza e Ambiente) all’interno di un’industria alimentare.”
Quali sono gli aspetti critici che caratterizzano il suo ruolo professionale (necessità di competenze e caratteristiche personali)?
“Gli aspetti critici che ritengo caratterizzare il mio ruolo professionale sono la capacità di analizzare e costruire in modo efficace e specifico nell’organizzazione i vari requisiti; per fare questo è necessaria una grande capacità di analisi dei vari processi secondo una logica sistemica senza affrontarli in modo troppo affrettato e d’impeto ma in modo strategico e con visione a lungo termine. Inoltre, è fondamentale riuscire a coinvolgere tutti i livelli aziendali rendendoli partecipi dell’implementazione e mantenimento dei requisiti stessi, sviluppando così la cultura aziendale; per fare questo è indispensabile saper riconoscere e rispettare i ruoli/ livelli, utilizzare un linguaggio e un approccio adeguati rispetto ai ruoli/ livelli e utilizzare strumenti i più semplici, ordinati e comprensibili possibile. Infine, ritengo sia fondamentale approcciare alle norme in modo integrato; per fare questo è importante avere una visione a 360° su ogni aspetto si affronti.”
Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?
“Nella mia esperienza lavorativa, tra gli aspetti più significativi che hanno maggiormente contribuito alla mia crescita c’è l’aver lavorato (e lavoro tuttora) internamente ad un’azienda dove ho l’occasione di sperimentare direttamente e continuamente soluzioni per la costruzione dei vari requisiti del sistema di gestione, affrontando difficoltà, successi, errori, confronti con i vari ruoli/ livelli interni e continue spinte al miglioramento (interne o esterne). Il fatto, inoltre, di lavorare da diverso tempo per una stessa azienda mi ha permesso di vedere anche gli effetti conseguenti al mio lavoro, alle mie decisioni e azioni, capendone veramente l’efficacia o la non efficacia; spesso, infatti, agire a livello sistemico significa apportare modifiche i cui risultati non sono sempre immediati. Infine, gestendo tutte le attività di consulenza e di audit di 1°, 2° e 3° parte per conto dell’azienda, ho avuto modo di lavorare assieme a moltissimi colleghi e professionisti esterni che mi hanno permesso di crescere e apprendere nuovi approcci e nuove conoscenze anche paragonandoci ad altre realtà.”
In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera?
“In chiave formativa ritengo che l’approccio all’analisi e all’organizzazione che ho ricevuto già in sede di Liceo Scientifico Informatico siano stati per me importanti per l’approccio sistemico che io ora riesco a implementare sul lavoro. Successivamente la laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di lavoro mi ha trasmesso in modo importante l’approccio alla prevenzione e anche l’approccio integrato a tutti gli ambiti della prevenzione; durante quegli anni, inoltre, le numerose esperienze di tirocinio mi hanno permesso di conoscere già da allora diverse realtà lavorative sia private che pubbliche e i diversi aspetti della prevenzione. Ho, poi, sempre mantenuto diversi aggiornamenti, specialmente in ambito salute e sicurezza (ho svolto anche il ruolo di RSPP) ma specialmente sugli aspetti sistemici e sugli standard di riferimento. Il Master MASGI di Istum mi ha permesso, infine, di completare l’approccio all’integrazione dei sistemi ad un livello più elevato e strategico di come l’avessi mai fatto e mi ha posto molto l’attenzione sull’uso corretto della terminologia che caratterizza questa professione.”