Formazione e Carriere QHSE: intervista a Luca Faidutti
Gentile Luca Faidutti,
innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.
Qual è la sua attuale posizione lavorativa?
“Attualmente sono responsabile, per il sud Europa, del Sistema di Gestione per la Qualità di GE Healthcare, una divisione del gruppo General Electric. Inoltre ricopro il ruolo di coordinatore europeo per quanto concerne lo sviluppo e la strategia degli audit interni, il mantenimento dei requisiti per la formazione degli auditor, l’aggiornamento del programma di audit, le relazioni con l’organismo di certificazione. Sono, inoltre, Lead Auditor per i Sistemi di Gestione QHSE, con una focalizzazione per il settore Dispositivi Medici.”
Quali sono le competenze e le caratteristiche personali che caratterizzano il suo ruolo professionale?
“In un’azienda super strutturata come General Electric, il team Quality Assurance ha molteplici responsabilità. Tenendo conto dell’ampiezza dell’organizzazione e delle continue interazioni con altre regioni, penso siano fondamentali alcune caratteristiche. Ne cito solo due:
1) le soft skills, ovvero quelle competenze che permettono di lavorare in team, di gestire i conflitti, di saper convivere con culture diverse, di essere semplice nella complessità;
2) la leadership, vissuta come alto senso di responsabilità nei confronti delle persone che devono avere un obiettivo chiaro, conoscere i requisiti e lavorare con processi funzionali ed efficaci.
“Lead by example”, direbbero gli americani…. Un’azienda di successo è un azienda in cui chi guida, è il primo a dare l’esempio, coinvolge il personale, spiega loro perchè e come le cose devono essere fatte; sopratutto in un ambito altamente regolato come il settore dei Dispositivi Medici. Ecco, direi che il coinvolgimento di tutto il personale è un aspetto critico, per una Qualità vissuta e non sopportata.”
Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?
“Avere grit, senza dubbio! Una parola inglese che intende definire la passione e la perseveranza di mantenere la focalizzazione su un obiettivo a lungo termine, insieme alla curiosità e alla voglia di imparare cose nuove, mettendosi in gioco in prima persona, senza nascondersi, senza timore di sbagliare!
Non siamo isole, non sarebbe corretto arrogarsi il merito di una carriera, solamente basandosi sulle proprie capacità personali o sulle hard skills, ovviamente fondamentali: ci sono persone che concorrono alla crescita personale e professionale. Gli aspetti piu’ significativi della mia esperienza, per essere breve, sono legati ai rapporti professionali, alle competenze specifiche, al rigore, ai risultati raggiunti, al pieno rispetto di tutti.”
In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera?
“Certamente gli strumenti e le offerte formative che un’azienda multinazionale mette a disposizione contribuiscono a costruire una cultura orientata all’apprendimento costante, al miglioramento continuo, all’apertura mentale.
Fondamentali sono stati i corsi di formazione specifici, prima tecnici e poi manageriali, un po’ in mezza Europa e negli Stati Uniti. E poi i Workout, i progetti Lean. Potrei elencarne diversi. In questi ultimi anni, alcuni corsi hanno consolidato le mie competenze in ambito Sistemi di Gestione: mi piace ricordare il Master Istum in Sistemi di Gestione Integrati Qualità, Ambiente Energia e Sicurezza, in formula wek end, per le conferme di certificazione come Lead Auditor: un ottimo veicolo di trasmissione di cultura aziendale, di requisiti specifici, di conoscenza reciproca e anche per la qualità dei contenuti.”